Purtroppo
il peso della merce trasportata influenza solo in minima parte il costo di un
trasporto perché incide solo sul consumo del carburante; tutti gli altri costi
(retribuzione dell’autista, ammortamento e manutenzione del mezzo, pedaggio,
bollo ed assicurazione) non variano al variare della quantità di merce
trasportata. In altre parole, il peso della merce trasportata non è un “cost
driver”. La distanza percorsa, espressa in km, è invece un ottimo cost driver:
da essa dipendono tutti i costi tipici di un trasporto ad eccezione del bollo e
dell’assicurazione. Di solito, quindi, si determina il costo medio di un km e
quindi si calcola il costo per kg km (ovvero il costo che si sostiene per
trasportare un kg per una distanza di un km), dividendo il costo al km per il
numero medio di kg che si trasportano (o si pensa di trasportare) per la tratta
in esame tenendo conto delle caratteristiche del mezzo (portata e dimensione
espressa in posti pallets) e della merce (media di kg/pallets).
Ne segue che più la merce da trasportare è voluminosa, più il costo a Km aumenta; infatti le tariffe prevedono spesso il rapporto peso/volume.
Moltiplicando
il costo per kg km per la lunghezza del trasporto da quotare si ottiene il
costo al kg della tratta in esame. Se la tratta non è al momento coperta c’è il
rischio di fare il viaggio di ritorno “vuoti” … è ovviamente un costo da tener
presente.
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