domenica 14 luglio 2013

Che cos'è la SWOT analisys?

Non è possibile definire un piano strategico senza porsi delle domande su quali potranno essere le opportunità e le minacce che il mercato offrirà o senza tener conto delle caratteristiche della propria azienda (punti di forza e di debolezza). La SWOT analizza i punti di forza (Strengths) e di debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un’azienda o di un progetto.
È un’analisi molto complessa che può essere utilizzata sia per definire un piano strategico, sia per definire i piani di emergenza in caso di catastrofi (naturali o meno). La complessità è dovuta al fatto che è l’insieme dell’analisi dei fattori interni (S e W) e dei fattori esterni (O e T); ciascuna realizzata con una “check-list” e un team interdisciplinare.
L’analisi interna può essere svolta con il metodo PRIMO-F, quella esterna con la STEEPLED; gli acronimi in entrambi i casi elencano gli ambiti che devono essere valutati (in modo più rigoroso possibile e quantificando i giudizi): PRIMO-F = People, Resources, Innovation & Ideas, Marketing, Operations, Finance; STEEPLED = Social, Technology, Economic, Environmental, Political, Legislation, Ethics, Demographics.
Anche senza realizzare una SWOT analisi completa, è sempre assai utile porsi delle domande su quali siano i trend di mercato, individuare le opportunità e pianificare come coglierle.

venerdì 5 luglio 2013

Che cos'è l'ABC?

La sigla ABC (Activity Based Costing) è un metodo di calcolo dei costi (pieni) dei prodotti e dei servizi realizzati da un’azienda; tale metodo ha le sue basi teoriche nel modello della Catena del Valore di M. Porter del 1985 ed è caratterizzato da una complessità maggiore rispetto ai tradizionali metodi basati sui centri di costo: è quindi molto importante valutarne i pro e i contro prima di deciderne l’adozione.
L’ABC fornisce informazioni utili a scelte strategiche quali le valutazioni sull’opportunità di esternalizzare interi processi aziendali, ma il fatto che si sganci completamente dall’organigramma aziendale ne fa uno strumento non idoneo al controllo di gestione.
Solo se i costi di struttura sono “ingenti” rispetto a quelli diretti è utile valutare l’adozione dei full costing invece del direct costing; solo nei casi in cui sia difficile contenere il numero dei centri di costo o quando risulti difficoltoso la loro definizione è opportuno prendere in considerazione l’ABC.
Adottare l’ABC senza orientare l’organizzazione al perfezionamento delle singole attività (ABM) è, a mio avviso, un modo riduttivo di utilizzare il modello della Catena del Valore; anche quando si decide di non adottare l’ABC è utile prendere spunto dai suoi principi base per avviare progetti di analisi e miglioramento gestiti da team interfunzionali.