Al momento di definire
il prezzo da indicare nella ns. offerta siamo a conoscenza dei costi che
andremo a sostenere grazie al lavoro che abbiamo fatto in fase di preventivo:
abbiamo stimato i costi delle merci da acquistare e delle eventuali lavorazioni
esterne che ci servono, abbiamo inoltre ipotizzato i tempi di realizzazione e i
relativi costi. Ci ricordiamo, inoltre, che nell’ultima analisi di bilancio i
costi avevano un’incidenza del x% (per esempio 75%) e che ciò garantiva un
sostanziale pareggio del bilancio; in altre parole un margine di contribuzione
del 25% (ovvero 1-x%) era sufficiente a
coprire i costi di struttura.
In queste situazioni molti maggiorano il costo ottenuto con il preventivo del 25% convinti di ottenere il prezzo che garantisca la copertura dei costi di struttura, ma così facendo incorrono in un grave errore: gli indici calcolati nelle analisi di bilancio si riferiscono al fatturato, in altre parole al denominatore c’è il fatturato. Ipotizzando un costo di 80€ e maggiorandolo del 25% otteniamo un prezzo di 100€, ma tale valore garantisce un margine di contribuzione solo del 20%, ovvero (100€-80€)/100€. La formula da utilizzare è invece: prezzo = costo / x%, nell’esempio 80€/75%= 106,66€, infatti (106,66€-80€) / 106,66€ = 25%.
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