Il Direct
Costing (DC) determina il costo dei beni prodotti o dei servizi erogati come
somma dei costi direttamente connessi al bene/servizio in esame, sono costi
differenziali: se il bene/servizio in esame non fosse prodotto/erogato tali
costi non vi sarebbero. Il Full Costing (FC), invece, determina “un” costo del
bene/servizio onnicomprensivo, che tiene quindi conto di tutti i costi
aziendali. La ripartizione dei costi fissi è ottenuta attribuendo ai singoli
beni una quota dei vari tipi di costi fissi attraverso criteri d’imputazione
che purtroppo hanno sempre un margine di soggettività (per esempio: è più
corretto imputare il costo del riscaldamento in base ai m2 di area
utilizzata o al valore del bene/servizio?). Cambiando la ripartizione dei costi
fissi si ottengono costi diversi!
Il DC è
l’ideale per le valutazioni di Make or Buy, ma per determinare in sede di
offerta il prezzo di vendita è necessario conoscere il Margine di Contribuzione
desiderato; il FC è sufficiente a determinare il prezzo ma richiede un uso
assai accorto in sede di analisi degli scostamenti fra budget e consuntivi.
Spesso si
cerca un compromesso fra le due soluzioni estreme e si utilizza un costo che
tenga conto dei soli costi fissi inerenti alla produzione che presentano meno
rischi di soggettività nella ripartizione dei costi.
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