L’IRR è
l’acronimo dell’Internal Rate of Return che tradotto in italiano significa
Tasso Interno di rendimento (TIR) e rappresenta il tasso d’interesse di un
investimento finanziario equivalente all’investimento in esame, ovvero che
genera la stessa uscita iniziale (l’entità dell’investimento) e le stesse
entrate (gli incassi generati dall’investimento negli anni successivi). Spesso
l’IRR è confrontato con il costo delle risorse finanziarie (cf) con
cui si realizza l’investimento, siano esse proprie o di terzi; l’investimento è
conveniente solo nel caso in cui IRR > cf.
Il Payback indica,
invece, il periodo necessario affinché la somma delle entrate generate
dall’investimento eguagli l’uscita legata alla sua realizzazione ed é, quindi,
espresso in anni.
Entrambi gli
indici valutano la sostenibilità finanziaria dell’investimento ovvero la
capacità dell’investimento di generare flussi di cassa adeguati a coprire i
finanziamenti necessari alla sua realizzazione. Per quanto importante, se non
fondamentale, tale approccio è comunque una valutazione parziale e a volte
insufficiente: si pensi, per esempio, agli investimenti volti a migliorare la
sicurezza o a ridurre l’inquinamento ambientale, oppure imposti da nuove
normative o inerenti l’R&D.
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