lunedì 27 maggio 2013

Cosa significa riclassificare i conti?

Il piano dei conti (pdc) è l’elenco dei conti utilizzati nelle registrazioni contabili e ogni azienda è libera di utilizzare il pdc che preferisce poiché non esiste alcuna norma che ne imponga uno. Definire il pdc aziendale, quindi, equivale a definire i criteri con cui saranno raggruppate le voci contabili, in altre parole a classificarle. La normativa fiscale ha spesso ripercussioni sui pdc: la necessità di calcolare le basi imponibili (IRES e IRAP hanno basi imponibili diverse) induce spesso ad usare conti ad hoc (per esempio carburanti deducibili e non).

A volte il desiderio di avere la possibilità di controllare la dinamica di alcune categorie di costi porta ad avere un pdc molto articolato (per esempio un conto per ciascun dipendente) ma che rende difficoltoso la visione d’insieme e il confronto fra periodi diversi. In questo caso è opportuno “riclassificare” tali voci raggruppandole con criteri volti ad analizzare l’efficienza delle diverse attività aziendale (acquisti, logistica, organizzativa, commerciale, ecc.) e per questo può essere necessaria la creazione di nuovi conti. 

Non esiste un criterio universale di riclassificazione perché dipende dalle caratteristiche dell’azienda e dal tipo di controllo di gestione desiderato dall’imprenditore; perciò è opportuno rivolgersi a consulenti specializzati.

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