domenica 5 maggio 2013

A cosa serve l’analisi degli indici?

L’analisi dei dati di bilancio non può limitarsi a prendere in esame i solo valori assoluti, perché da soli non sono in grado di fornire indicazioni utili a valutare l’efficacia (la capacità di ottenere un obiettivo) e l’efficienza (la capacità di raggiungere un obiettivo con la minor quantità possibile di risorse) con cui il management conduce l’azienda. Avendo a disposizione il Conto Economico (CE) e lo Stato Patrimoniale (SP) di un’azienda è possibile eseguire il rapporto fra: 
  1. due valori economici (calcolati nel CE) ottenendo indici di efficacia (la redditività delle vendite ROS) o di efficienza (il margine di contribuzione percentuale MC2%, l’incidenza dei costi fissi CF%). 
  2. un valore economico ed uno patrimoniale determinando indici di efficienza la redditività dei capitali investiti (ROI), la redditività dei capitali propri (ROE), ecc. 
  3. due valori patrimoniali per determinare indici di solidità patrimoniale: tasso d’indebitamento (Td), indice di disponibilità (CR), indice di liquidità (QR), ecc. 
  4. un valore patrimoniale e uno economico per determinare la durata media dei debiti, dei crediti o delle rimanenze. 
L’analisi degli indici, inoltre, consente di confrontare i risultati di anni diversi della stessa azienda o di aziende diverse dello stesso settore.

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